mercoledì 19 marzo 2008

cose belle dal dipartimento - cosa diavolo significa in italiano?

Cosa c’è di meglio che ricevere una e-mail in cui ti si invita al Festival del Fundraising?
Certi privilegi sono solo per chi lavora al Dipartimento di Scienze Aziendali

Di meglio, però, qualcosa recentemente c’è stato: un “seminar lunch*” riguardo il tema delle raccolte punti. Il relatore, italiano ma con evidenti difficoltà ad esprimersi in una lingua diversa dall’inglese, ha infilato alcune perle:

una cosa a sostegno del mio argoment

in termini di comparison fra questi due

non si può risolvere il conflitto perché non posso creare un monitoring

le società danno in outsourcing la gestione dei viaggi aziendali per minimizzare gli overhead

l’impresa ha un beneficio nell’applicare il reward program, perché nei prezzi c’è un po’ di friction

i business costumer tendono a favorire airline dove hanno punti di un reward program

nel settore che tu esamini, che è quello del gasoline in italia,…

l’income approach è un approccio forward looking

utilizzare l’event study analysis serve per studiare l’abnormal return sugli asset dopo lo shock

è il classico problema dello shortermismo dei manager

Ma l’apice è stato quando: indicando una formula matematica proiettata sulla lavagna, ha detto: “questo è come pensano le persone”.

Wow.

Infine, a testimonianza del livello d’alienazione: qualche giorno fa un collega dottorando mi ha chiesto “organizziamo un corso d’aerobica con la techno?”
Io?
Aerobica?
Con la techno?

*: No, non sto cambiando. Detesto chiamarlo così. E’ che questo è il nome istituzionalizzato. Di cosa si tratta? Di una circostanza in cui qualcuno – ricercatore, professore, dottorando – illustra un suo articolo, mentre altre persone in platea lo ascoltano. La particolarità è che si svolge all’una e che il pubblico, mentre ascolta, mangia un disgustoso panino comprato al bar sotto al Dipartimento. Il motivo: ottimizzare il consumo di tempo. E’ tutto così maledettamente nordamericano.


9 commenti:

Anonimo ha detto...

ahia! :-/

Anonimo ha detto...

Ohé Luca,

siamo sicuri che il casìno di formule algebriche su sfondo nero
non sia l'interno della testa del...relatore?

;-))

Risparmiatrice ha detto...

E' bello leggerti. Mi fa ridere e mi spaventa allo stesso tempo. :-)
Stanotte sono passata sotto il dipartimento, ogni volta che zampetto lì intorno mi vien voglia di lasciare montagne di biglietti da visita per offrire il mio aiuto alla gente di cui racconti tu!
buon tutto,intanto.

[luca] ha detto...

@ tore: mi sa che tu abbia ragione..
conosco la bellezza di una formula matematica, che può racchiudere nei suoi segni ilmoto di un corpo o l'attrazione elettrostatica di cariche opposte; ma conosco anche la bellezza del pensiero umano, dell'irriducibile individualità di ognuno. perchè rovinare tutto mettendole insieme?

@a: dalli a me i biglietti da visita, li lascio in portineria!
;)

Anonimo ha detto...

Se mai il tuo collega riuscisse a convincerti, chiamami quando farete il corso di aerobica. Ci sarebbe da ridere... :-)
A presto!
Clavdia Chauchat

SimonTrader ha detto...

Ciao Luca.

Mi ha fatto molto ridere.
Da me ci sono termini come "challenge" che vengono storpiati in frasi come: "adesso sta a te challengiare".

Jadran ha detto...

È curioso che nel dipartimento di anglistica si è sempre attentissimi a usare il minor numero possibile di parole inglesi, mentre in altri, come economia e informatica, si stia instaurando questa specie di pidgin in cui spesso le parole inglesi acquistano un significato tecnico che non ha per i parlanti nativi, quando non viene del tutto frainteso.
Recentemente, durante un convegno (oops, meeting!) interdisciplinare, un docente di Marketing aveva parlato a noi anglisti in quella neolingua per un'ora, quando ha notato la nostra difficoltà a seguire i discorsi ci ha detto sarcastico: "Ma siete anglisti e non capite l'inglese?". Magari avesse parlato inglese, magari! :-)
Bel blog, saluti da un altro dottorando dubbioso.

Anonimo ha detto...

La più bella cosa per te sarebbe finire il dottorato (dai, forza) poi scrivere un libro su di esso dove li prendi per il culo tutta sta gente e diventare famoso perchè il tuo libro è un best seller.
Te lo auguro.

[luca] ha detto...

@ Clavdia: ;)
la vedo molto molto difficile!!

@ Simon: oddio...

@ jadran: grazie per la visita, sodale dottorando dubbioso. la settimana scorsa ho stupito il dipartimento facendo circolare il corretto senso di idiosincratico ed idiosincrasia in Italiano, visto che molti li usano nel senso inglese di idiosincratic. Ti lascio immaginare le frasi che infilano...

@ tool: ci stiamo provando, ci stiamo provando.. :)