venerdì 18 gennaio 2008

Il Crepuscolo della Ragione

Sull’invito del Papa a La Sapienza, a Roma, s’è già scritto tanto. Dovevano invitarlo, o no? Dovevano contestarlo, o no? Ha fatto bene Ratzinger a tirarsi indietro?
La mia idea è che affidargli la Lectio Magistralis per l’inaugurazione dell’anno accademico fosse sommamente inopportuno, ma non voglio mettermi a fare la mia predicozza mezzo blog.

Mi viene però da pensare a questi professori dell’università. A questi fisici, che Gasparri vorrebbe licenziare. A questi, fra i quali c’è l’unico fisico Italiano in odore di Nobel. Ma se questi commenti di Gasparri non si discostano dal suo standard per acume e brillantezza, particolarmente divertente è la presa di posizione di Padre Livio, l’opinionista di Radio Maria, che dice:

Comunque sia, cari amici, non facciamoci illusioni, Satana è dappertutto, anche nelle università. Non mi meraviglio che ci siano dei professori cornuti con tanto di tridente e di coda, perciò non facciamoci molte illusioni, cari amici, perché sotto sotto state tranquilli c’è l’odio contro Dio, l’odio contro Cristo, l’odio contro la Chiesa. Dietro questi personaggi c’è sempre il maligno. State tranquilli che è così, non mi posso sbagliare su queste cose perché, perché…non si spiega.

Ancora, sui professori:

Se tu vai lì, li sputi di acqua santa, esce fuori il fuoco, fumano. Se li sputi d’acqua santa fumano, quella gente lì fuma, viene fuori il fumo, capito? Come avviene negli esorcismi più tremendi.

Ecco l’audio:




mercoledì 16 gennaio 2008

La politica si assolve

Da una lettera di Marco Travaglio a Beppe Grillo. Il resto sul www.beppegrillo.it

"[...]Al momento nessuno sa nulla delle accuse che vengono mosse a lei e agli altri 29 arrestati. Ma l’intero Parlamento – con l’eccezione, mi pare, di Di Pietro e dei Comunisti Italiani – s’è stretto intorno al suo uomo più rappresentativo, tributandogli applausi scroscianti e standing ovation mentre insultava i giudici con parole eversive, che sarebbero parse eccessive anche a Craxi, ma non a Berlusconi: insomma la casta (sempre più simile a una cosca) ha già deciso che le accuse - che nessuno conosce - sono infondate e gli arrestati sono tutti innocenti. A prescindere. Un golpetto bianco, anzi nero, nerissimo, in diretta tv.[...]"

venerdì 11 gennaio 2008

La leva dottorale del ciclo XXII

Uno non riesce più a dormire, e si sveglia nel cuore della notte.
Un altro ha avuto la bronchite per due mesi, avendo a che fare per la prima volta con un aerosol.
Uno dorme a fatica e fuma solo quando lavora.
L’altro si è lasciato andare all’ipocondria ed è sempre a fer esami medici.
Uno è diventato talmente sessocentrico che non può stare due minuti senza parlarne. O senza diffondere filmati, o foto.
L’ultimo ha mal di testa tre giorni a settimana, ha le crisi d’asma in autunno – cosa mai successa – ed ogni tanto va in bagno a vomitare.

Una camera di un sanatorio? No, è solo un classe di dottorato. Un anno dopo l’inizio.

martedì 8 gennaio 2008

Avrebbero fatto più bella figura a non organizzare nulla: sulla festa della Salani per l'uscita di Harry Potter e i Doni della Morte

La Festa della Salani è stata una vera delusione. Basta dire che c’era più gente alle dieci, in coda per entrare, di quanta non ce ne fosse un’ora dopo, aspettando l’uscita del libro. Mica colpa dei trampolieri, che cercavano di essere divertenti. Nemmeno di quei personaggi vestiti da maghi, che il loro spettacolo hanno provato a farlo.
Ma questa non è un’organizzazione decorosa: la piazza coperta di Sala Borsa è un posto talmente bello che, senza spendere nulla per allestimenti e fondali, sarebbe stato possibile allestire un qualsivoglia spettacolo, sui due piani superiori, che fosse visibile e godibile da tutti.
Senza accalcarsi per forza intorno ai pochi banchetti predisposti.
Senza dover fare mucchio intorno a Silver, che è pure bravo, ma Lupo Alberto c’entra con Harry Potter come le orecchie oblunghe col Signore degli Anelli.
Potevano fare un po’ di tutto: letture dei brani salienti dell’opera, un piccolo allestimento teatrale con attori che recitassero alcuni dei dialoghi più belli (e c’è solo l’imbarazzo della scelta).
E invece, nulla.

Non dico mettere un palco in mezzo alla Piazza Coperta, che sarebbe stato chiedere troppo. Ma almeno un duello di maghi ai piani alti, qualsiasi cosa che potesse evocare l’atmosfera dei libri.

Avrebbero fatto più bella figura a non organizzare nulla.

La cosa peggiore è stata la donna col cappello da strega, quella che girava facendo domande alle persone presenti, regalando loro caramelle nel caso avessero risposto giusto. A parte che chiedere “come si chiami il cacciatore dell’Irlanda” è nozionismo della peggior specie; a parte che commenti come “qui ci sarà anche qualcuno che non ha letto il libro, ma si vergogna e vuole partecipare lo stesso” sono di una tristezza imbarazzante; a parte che le battute che la donna cercava di fare con i bambini intervistati erano di una pochezza davvero tormentosa.
Ma almeno poteva evitare di sbagliare i nomi di alcuni personaggi fondamentali per la saga.

Più che alla festa per il lancio di un libro amato e comprato da migliaia di lettori, sembrava di essere ad un dietro le quinte de “La vita in Diretta”.
Triste.

Meno male che la Feltrinelli ha aperto presto: un paio d’ore a girovagare per libri, aspettando che la coda alla cassa si riducesse, sono un bellissimo modo di passare un venerdì sera. Il timbro sui libri appena comprati è un po’ da feticisti, ma va bene anche così. E il pipistrillo è stata un’idea semplice e carina.

A saperlo prima, però, sarei andato volentieri alla libreria Irnerio, a godermi una cena potteriana a base di Zuccotti di Zucca, Tartine Babbane, Mou Mollelingua ed altre amenità simili, in attesa dell’uscita del libro.

Ah, la traduzione di “Harry Potter e i Doni della Morte” è all’altezza della festa, ma di questo parleremo nel prossimo post.

Le foto della festa sono tratte dal sito della Salani