lunedì 10 marzo 2008

Es una victoria del pueblo español, es una victora de la democracia.


Es una victoria del pueblo español, es una victora de la democracia.
Così cominciava, quattro anni fa, il discorso di José Luis Rodríguez Zapatero, ZP per la campagna elettorale. Ero in erasmus, a Tenerife, e solo pochi giorni prima avevo sentito un suo discorso elettorale nel Pabellón Santiago Martín, il palasport di Santa Cruz de Tenerife, detto la hamburguesa per la sua forma.
Stavo mangiando qualcosa in un sedicente locale messicano proprio prima di andare al cinema, quando ho visto i primi exit poll. Non ci credevo: non speravo davvero che Bambi, così come lo chiamavano Aznar e Rajoy, potesse vincere.
Ma le menzogne dei giorni precedenti avevano reso possibile il miracolo, in un Paese in cui la vergogna esiste e se un politico mente non viene più votato.
Gli attentati dell’11 marzo a Madrid, i morti di Atocha su cui Aznar per tre giorni specula, continuando ad incolpare l’Eta. Tutte le televisioni, tutti i giornali rendono conto delle parole del Partito Popolare, che per un intero mandato ha combattuto l’Eta con metodi estremi, rifiutando qualsiasi dialogo. Se la colpa fosse dei separatisti baschi, il ritorno d’immagine per Aznar e compagnia bella sarebbe grandissimo.
Ma i giornali del resto del mondo raccontano una storia diversa, che trapela anche in Spagna. E la gente impara che il governo ha mentito.
Ed elegge Zapatero.
Nel giro di pochi mesi ZP fa quello che nessuno, cresciuto in Italia, si aspetterebbe da un politico appena eletto premier: mantiene quello che ha detto in campagna elettorale. Via le truppe dall’Iraq, si ai diritti civili per le coppie omosessuali, nonostante le gerarchie cattoliche spagnole manifestino in continuazione contro il governo, sia a una riforma della tv per renderla più libera dai partiti.
Zapatero non è un santo: anche lui ha fatto errori in questi quattro anni, ma sono immensamente contento di questa sua nuova vittoria.
Perché a volte non ci vuole molto per vedere che un mondo diverso è possibile.


6 commenti:

Anonimo ha detto...

E magari i politici italiani potrebbero prendere esempio no? Ho letto il tuo post "Fanno di tutto perché non li voti" e sono completamente d'accordo con te (anche per quanto riguarda il timone - impaginazione - di El Pais). Dire che in questi giorni sono schifata è poco. Proprio ieri sera guardavo il Tg con mia nonna e lei mi ha detto: "Qui invece di andare avanti, torniamo indietro". E' tremendamente vero: i socialisti che tornano a essere un partito e ora vogliono anche Mastella, Casini che prova a rifare la Dc, la SantaCHIé e Storace che dicono "Vogliamo vincere e vinceremo" (e la frase si commenta da sola), il Cavaliere che continua a raccontare le sua favole, Fini che ormai sembra un burattino...e intanto la sinistra che non è nè carne nè pesce. Veltroni che si professa riformista, ma a me sembra molto poco originale, Bertinotti perso nei soliti mille discorsi che poi non portano a niente...Va a finire che stavolta voto la lega, che dice un mare di kazzate ma almeno un'idea ce l'ha! Ovviamente sto scherzando, però qui ci vogliono nuove leve o altrimenti la politica diventa solo una palude come quella in cui cade il cavallo di Atreio ne "La Storia Infinita": non se ne esce più!
Alessia

Anonimo ha detto...

in Spagna, forse.

[luca] ha detto...

@ alessia: quando guardo alla situazione politica italiana mi prende lo sconforto. continuo a credere che non siano tutti uguali - che ci siano notevoli differenze fra i partiti - ma sono stanco di andare a votare "il meno peggio".
vorrei votare per ideali, cerco a sinistra, ma il panorama non è dei migliori. comunque voto, questo è fuori discussione..

@ sil: vorrei controbattere qualcosa di intelligente, ma è difficile..

SimonTrader ha detto...

Ciao.
Giusto perché nel presente post ci sono i tag "gioia" "vita" e "pensieri" mi permetto di pensare del più e del meno, ma con gioia e vita.
Eco secondo me è una persona sicura di sé e sopravvalutata. Ha "fondato", dice lui, una cosa che ho studiato bene che si chiama "semiologia" e che purtroppo non ha il dono della falsificabilità. Ha scritto dei romanzi per i quali (plurale anche se solo uno merita davvero) evidentemente ci è voluta una pazienza estrema, da collezionista di dati e di libri quale lui è, al diavolo la creatività vera.
E ora apre il festival della matematica. Magari domani apre quello dell'enogastronomia del Ponente Ligure.
Essere sicuri di quello che si dice paga... purtroppo in politica è anche - stando ad oggi - il sola, unico vero prerequisito per vincere.
W l'insicurezza! Quella che si lascia trapelare perché unica cosa coerente, presente, conforme al senso critico, radicata nella vita dell'uomo (che più anni ha e meno è sicuro di tutto)!
E W la gioventù spensierata che riesce ad apprezzare la matematica non troppo tardi, fortuna loro!
SA

SimonTrader ha detto...

Max Gazzè, Cara Valentina.

Cara Valentina il tempo non fa il suo dovere,
E a volte peggiora le cose.
Credimi pensavo, davvero, di avere superato il momento difficile.
Ed ancora adesso, non mi è chiaro lo sbaglio che ho fatto
Se vero sbaglio è stato il mio.
Perché dai miei trent'anni ti aspettavi un uomo col senso del dovere,
Perché chi s'innamora non deve dirlo a nessuno, nessuno;
Oppure è un impudente, enfatica demenza,
Nel farti le carezze girata dall'altra parte.
Ho la strana sensazione di un amore acceso
Esploso troppo presto tra le mani.
E cara Valentina che fatica innaturale perdonare a me stesso
Di essere io, di essere fatto così male.
Cara Valentina il tempo non fa il suo dovere,
E a volte peggiora le cose...

E tu sarai il pretesto per approfondire
Un piccolo problema personale di filosofia,
Su come trarre giovamento dal non piacere agli altri,
Come in fondo ci si aspetta che sia.
[color=blue][b]Per esempio non è vero
che poi mi dilungo spesso su un solo argomento...[/b][/color] (ad libitum)

[luca] ha detto...

Simone..
apprezzo, al solito, il tuo intervento!
Purtroppo non c'è abbastanza tempo per fare tutto quello che si vorrebbe. Il risultato è che qualcuno trascura la matematica, qualcuno la filosofia. Il senso di rimpianto che ne consegue - senso di rimpianto non accessibile a tutti - è comunque sintomo di mantenuta vigilanza mentale.

"Saldati
sull'orlo del precipizio"