sabato 2 aprile 2011

due anni dopo, uno stato diverso

Quasi due anni di incuria, per questo luogo: le cartacce ora le ho raccolte, le erbacce buttate via, qualche ricordo l’ho messo da parte, che sia solo per me. E’ il momento che jaleo possa tornare a parlare: ma nessuna ansia da visite, ormai. Nessuno shinystat da guardare con apprensione. Che sia solo il luogo adatto per i racconti da Montréal, per questo mese di semivacanza nel Canada più francofono. Che jaleo sia semplicemente il modo più comodo per raggiungere chi vuole leggere le mie impressioni canadesi.

E quindi cominciamo da qui: dopo quattro anni di lavoro matto e disperatissimo nel Dipartimento di Scienze Aziendali, fra sofferenze e soddisfazioni (più lavorative le prime, più umane le seconde), il dottorato è quasi finito. La tesi è consegnata e si sta aspettando la discussione della stessa, a fine maggio, quando davvero si diverrà dottori. Della tesi sono contento: è quasi quello che volevo, e non è poco. Quasi, perché avrebbe bisogno di più tempo, per raccontare tutto quello che ho scoperto e capito. Quello che volevo, invece, perché è una tesi che parla di libri, e del processo che inizia con un aspirante scrittore, col suo manoscritto, e termina con una casa editrice che dice ok, te lo pubblico. Una tesi per cui ho visitato case editrici, editori, agenti letterari, agenti vari costituenti il campo letterario. E che mi ha fatto anche molto divertire. Ma questa è un’altra storia. Da qui in avanti parleremo di Montréal, dove sono venuto in questo mese di pausa, per riprendere energie, per alzare di nuovo la testa dal computer.

Racconteremo delle vicende e delle usanze buffe di questa parte di globo, viste con lo sguardo un po’ stanco ed un po’ strampalato del quasi ex-dottorando. Buona lettura.

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