Nessun tempo per scrivere sul blog, nessun tempo per leggere i blog altrui. Non un attimo per caricare le proprie foto su flickr, nè tantomeno per guardarle con attenzione. Nemmeno la calma per scrivere racconti già pensati per concorsi che stanno per scadere. Figuriamoci per immaginare futuri alternativi e cercare di costruirli.
I rapporti sociali vanno perdendosi: le sere sono passate sui libri, le e-mail non faccio in tempo a scriverle. E, quel che è peggio, mi annoio. Poi, ieri, un episodio esemplare: doversi scusare, andando via da una riunione alle 8 di sera, perchè si sta abbandonando molto presto.
Insomma: non mi sono accorto del passaggio di Pasqua, nè mi renderò conto del 25 aprile o del primo maggio. Ma di ferragosto si.
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