Posso quasi dire di esserci andato per lavoro: si parlava di brevetti e di protezione delle proprietà intellettuale, tema che anche negli uffici che mi sono consueti è particolarmente dibattuto. Evidentemente, però, il punto di vista è ben diverso. Là vengono visti come una cosa buona e giusta, qua come il modo di incatenare le idee e farle fruttare economicamente. Là come la doverosa protezione del lavoro intellettuale, qua come un modo di arricchire solo le corporation. La mia idea? Se stessi scrivendo queste righe in magenta, dovrei pagare diritti d’uso alla tedesca T-Mobile, che ha brevettato il colore del suo marchio. Dite un po’ voi se è normale..
A parlare, nell’aula C autogestita di Scienze Politiche c’erano diverse persone interessanti: i Kai Zen, autori de La Strategia dell’Ariete, primo libro edito da Mondadori in Creative Commons, e prossimi registi del nuovo romanzo totale. Hanno parlato di copyleft e di libera circolazione delle opere editoriali. Applausi.
Poi hanno parlato ragazzi del sito libreremo.org, che mette a disposizione libri universitari e specialistici mediante i software per lo scambio di file p2p, come eMule. Infine ricercatori del gruppo L.A.S.E.R., de La Sapienza, da anni attivi contro i brevetti. Di loro è particolarmente interessante un libro, Il Sapere Liberato, edito da Feltrinelli, ma disponibile anche on-line, evidentemente sotto licenza creative commons.
Un pomeriggio interessante e anomalo, se è vero che non sono più abituato a seguire conferenze e seminari circondato da gente che fuma e con qualche cane che passa fra le gambe, di tanto in tanto. Ma bello. Poi nessuno m’ha guardato male, come una persona fuori posto.
In dipartimento avevo detto solo a pochi colleghi dottorandi dove stessi andando: certe cose è bene pubblicizzarle solo limitatamente. Per fortuna, però, se qualche professore mi avesse chiesto dove avessi passato il pomeriggio, sarei potuto ricorrere ai servizi di Alibi per te!
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Banale usare questo servizio per storie di letto o tradimenti (che comunque ora, anche volendo, non potrei tecnicamente fare. Ah, la libertà). Molto meglio usarlo per coprire un’assemblea clandestina in un’aula autogestita, piena di cartelli No Vat.
Per finire una segnalazione: sabato alle 11:30 all’Archiginnasio c’è l’inaugurazione della mostra fotografica Anche i Muri Parlano, organizzata da La Repubblica, Coop e Comune di Bologna. Sono esposte trenta foto, vincitrici dell’annesso concorso. Una delle trenta è mia. Se passate in centro la mostra è gratis e l’Archiginnasio è proprio bello!